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11/05/2015 |
Uno dei primi piatti più gustosi della cucina abruzzese, assolutamente da non perdere.
La gastronomia abruzzese è molto legata ai primi e alla pasta all’uovo. Quest’ultima è il simbolo della tradizionale domenica abruzzese ed ha assunto negli anni anche una funzione socializzante all’interno dei paesi e dei nuclei familiari.
Tra i primi piatti primeggiano, in particolare nella provincia Teramana, gli spaghetti alla chitarra, uno dei piatti simbolo della cucina abruzzese. Il nome deriva dallo strumento dal quale prende vita questa tipologia di pasta: la chitarra. Quest’ultima è costituita da uno specifico telaio di forma rettangolare realizzato solitamente in legno e provvisto di una serie di fili in acciaio paralleli e molto vicini l’uno all’altro. L’impasto, semplicemente realizzato con farina ed uova, viene lavorato a lungo fino ad ottenere delle sfoglie che vengono poste una alla volta sul telaio; pressate con un mattarello le sfoglie vengono tagliate dai fili d’acciaio, che danno così vita a questi straordinari spaghetti. Questa varietà di pasta all’uovo, si presenta, vista in sezione, con una caratteristica forma quadrata, con larghezza e spessore di circa 2-3 mm.
Generalmente viene preparata con ragù misto di carne di maiale, manzo o agnello, ma il condimento più legato alla tradizione regionale è il tipico sugo con le “pallottelle” (polpette di carne dal diametro inferiore a 8 mm).
Negli ultimi anni, questi spaghetti, legati alla tradizione dell’entroterra abruzzese e quindi a condimenti a base di carne, sono stati utilizzati anche per realizzare piatti a base di pesce, costituendo un connubio strabiliante, che ha prodotto ottimi risultati, conciliando elementi diversi di una cultura gastronomica eterogenea.
Numerosi sono inoltre gli stabilimenti sorti nella regione che, nonostante il passaggio da una tecnica di confezione della pasta artigianale ad una industriale, si sono applicati nel cercare di coniugare le caratteristiche della lavorazione meccanica a quelle dell’antica preparazione manuale e casalinga ottenendo risultati eccellenti, dal punto di vista qualitativo, grazie anche all’utilizzo della farina di grano duro, e dal punto di vista commerciale, grazie ad una progressiva distribuzione di questi prodotti in molte parti d’Italia.
Ferdinando Iustini
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