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20/06/2016 |
Una gara avvincente immersi nell’atmosfera medievale di Corropoli.
Si narra che nel Cinquecento ogni Lunedì di Pentecoste gli abitanti di Corropoli erano usi offrire ai monaci dell’Abbazia Celestiniana alcune botti piene di vino. Era un vero e proprio pellegrinaggio, un lungo corteo che partiva dalle Contrade e si snodava per campi e sentieri fino a giungere all’Abbazia, accompagnato dal suono delle campane. I contradaioli indossavano i costumi tradizionali ed erano preceduti dai propri gonfaloni. La lunga sequenza di carri trasportavano verso l’Abbazia botti di vino, barili d’olio e ogni bendidio. Il pellegrinaggio era una vera e propria festa e in quell’occasione si svolgeva nel prato di fronte all’Abbazia Celestiniana una gara tra contradaioli, chiamata il ‘Ludo de le Botti’, una tradizione che si è protratta inalterata all’incirca fino al 1800.
E’ stata ripresa nel 1983 e da allora si svolge ininterrottamente ogni anno. A parte il fatto che ai nostri giorni viene organizzata nel mese di luglio, per il resto rimane intatto il cerimoniale, l’ambientazione medievale e soprattutto il coinvolgimento dell’intero paese di Corropoli che si trasforma per l’occasione in un unico immenso palcoscenico.
A differenza di altre rievocazioni storiche che riprendono i rituali dei tornei cavallereschi, prerogativa dei signorotti, quella ‘de le Botti’ è la gara popolana dove viene premiata la forza fisica, la tenacia e la determinazione. I concorrenti, quattro ‘spingitori’ per ogni contrada, devono spingere botti del peso di 70 kg su un percorso diviso in due frazioni.
L’Associazione Palio non solo viene invitata nell'ambito delle Rievocazioni e Giochi Storici in campo nazionale, ma è anche membro dell’Associazione Nazionale Palio delle Botti Città del Vino e ha riportato importanti vittorie in gare nazionali.
Ferdinando Iustini
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